giovedì 31 gennaio 2008

Pagelle alternative

Un ritrovato Sacro Cuore infligge la prima sconfitta alla capolista
Tutto vero!
Dopo due mesi di assenza tornano i 3 punti e soprattutto il vero S.Cuore



DIEGO: 6,5 L’ultima giornata di squalifica che rimane da scontare al suo collega lo costringe ad esser presente nonostante le impietose condizioni fisiche del suo intestino. Merita la sufficienza per la storicità, anche se gli ultimi due gol presi sul proprio palo e ravvicinano pericolosamente gli avversari estendono i problemi intestinali anche a compagni e tifosi. Come al solito, trova il modo di farsi perdonare nel finale, quando fa spuntare un timido piedino contro la punta appena entrata negandone il gol del pareggio. Tappo di sughero

DEPE: 8 Nonostante il campo non sia di aiuto per le sue caratteristiche da scattista-velocista, si ricorda di essere temuto e rispettato dagli avversari che lo avevano incluso nelle nomination dei migliori difensori del decanale. Lotta con la velocità di una gazzella, la tenacia di un mastino e la caparbietà di un leone. Safari.

* DADA: 8 Gettato nella mischia nel finale si trova a giocare pochi ma convulsi e decisivi minuti: merita il voto alto perché in almeno 3 occasioni trova il giusto tempo e coraggio per prodursi in scivolate a lunga gettata che stoppano altrettante azioni pericolose sul perimetro dell’area. Vichingo.

ARCA: 10 Difficile pensare ad un voto diverso: sigla una tripletta figlia di prodezze balistiche e di una potenza inarrestabile. In difesa è poi fonte di stress e frustrazione per l’avversario di turno. Alla grandiosità aggiunge un tocco di leggenda quando in scivolata va a togliere, sul 4 a 3, il pallone dai piedi di tre avversari inopportunamente lasciati soli nel cuore dell’area. Perfino un caustico Pozzino dalla tribuna ammette che con Arca nel derby le cose sarebbero andate diversamente. Supereroe.

SAM: 8 Il duello in fascia con Sarti, sicuramente il migliore giocatore avversario, è una partita nella partita e ricorda quelli di Depe contro Galeotti o Marchini… Sfide epiche che quando si svolgono su un terreno così impervio e pesante non fanno che aumentare di prestigiosità al tutto. Si divora un gol grosso come un Boffellone e costringe al patema compagni e tifosi, ma alla fine se ne esce col sorriso sulle labbra. Implacabile.

IPPO: 8 Da rimproverare solo su due conclusioni inguardabili che scatenano l’ilarità del mister dei cuginastri presente in tribuna, ma a testimonianza dell’alto rendimento tenuto in campo basta e avanza i riconoscimenti che la persona di cui sopra elargisce con insolita ammirazione. Abbastanza insolitamente impressiona più per la capacità di sradicare palloni dai piedi avversari che per le geometrie. Gladiatore.

BETO: 8,5 Come auspicato e previsto dal sottoscritto, sceglie la giornata più importante per consacrarsi definitivamente. Chiamato a nutrire di fantasia e concretezza il centrocampo, dimostra in occasione del quarto gol di saper soddisfare benissimo entrambe le esigenze: dribbling secco e ripetuto per 20 metri di campo e, seppur mancino, destro imparabile sotto gli incroci del primo palo: della serie, “sogno o son destro”? Esuberante

*ZIANO: 7,5 Ruggia lo manda in campo quando la partita vive i suoi momenti più delicati e serve tutta l’esperienza e la saggezza del capitano. Salva la partita quando sbuca dal nulla nel cuore dell’area per deviare all’ultimo secondo la conclusione a botta sicura di un avversario, salvataggio poi finalizzato dall’intervento dell’onnipresente e onnipotente Arca. Senatore.

MONE: 7,5 Un Mone così pimpante, caparbio e incisivo in partita non si vedeva da lungo tempo. Chi scrive ha ancora negli occhi i guizzi stupefacenti che fino a qualche anno fa rendevano immarcabile il nostro Socrates, e se anche quei tempi sembrano ancora lontani, nella prestazione di oggi ha dato così tanto filo da torcere all’avversario che se si fosse trattatodi filo interdentale, il malcapitato ne avrebbe avuto così tanto da potersi pulire gli spazi interdentali per un anno di seguito. Ritrovato.

*PANI: 5.5 Al suo ingresso ci si aspetta di vedere un maggior possesso palla in attacco e qualche guizzo alla Panaimovich, ma nonostante il terreno sembri doverlo favorire, non offre una delle sue migliori prestazioni. Anche in questo caso non si sprecano le sortite dell’allenatore del C che impietosamente lo definice “più lento del gatto di marmo che c’è in casa mia”. Impantanato.

Mr.Ruggia: 7 Nel suo curriculum può aggiungere che all’esordio assoluto sulla panchina guida i propri giocatori alla vittoria contro la (fino a ieri) imbattuta capolista del torneo. Talento.

Arbitro Dona: 7 Dimostra calma e pazienza maggiori del normale, perché a parti e campi invertite le veementi e oltraggiose proteste degli avversari sarebbero state punite con almeno 4 cartellini rossi e un referto di tre pagine. Gli avversari perdono il senno per un gol annullato quando in realtà il gioco era stato fermato ben prima che la palle fosse calciata verso la porta, e per una rimessa laterale assegnata giustamente ai padroni di casa, dato che la palla era roccambolata sui parastinchi dell’avversario. Anziché sbattere e demolire porte e panche dello spogliatoio, gli avversari dovrebbero sia fare mente locale di quanto, anche negli anni addietro, si è visto sul loro campo, ma soprattutto ricordarsi che lo stesso comportamento avrebbe comportato squalifiche di almeno 2-3 giornate se fatto altri arbitri del circus. In tutto questo, un plauso e un merito particolare vanno al capitano-dirigente avversario, quel Sarti che è sicuramente il miglior giocatore degli avversari anche fuori dal campo, capace di ammettere la sconfitta e usare toni riconcilianti. Concludendo, onore alla fermezza e al buon senso dell’arbitro. Saggezza.

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