lunedì 30 novembre 2009

Strepitosa prestazione dei biancoverdi . stracittadina vinta con un’epica impresa
TUTTO VERO...
Nick paratutto, Luca decide nel finale. Insieme al resto, è già leggenda.

NICKY: 10 e lode. Impossibile fare di meglio. Da un cilindro fino ad ora nascosto estrae 4 parate alla Buffon: la prima è una chiusura su Vanazzi nel primo tempo, le altre 3 nella ripresa: da orgasmo quando con la manona aperta vola a deviare un tiro sopra la traversa, da impazzire quando si tuffa nel fango a deviare, con riflesso degno di uno specchio su cui sono appena stati versati 3 litri di vetril, una conclusione che era destinata nel sacco. Eroe nazionale.

SPUD: 10. Al cospetto di Vanazzi, che personalmente reputo la punta più forte del campionato, e oggettivamente è sicuramente tra i migliori in assoluto, non si fa intimorire e lo limita utilizzando una marcatura attenta e asfissiante, quasi ai limiti della denuncia per stalking. Ombra.

DEPE: 10. Se Vanazzi non può giocarsi gli 1 contro 1 con Spud è anche perché Depe gli gioca davanti e filtra tutti i palloni manco fosse un cercatore d’oro con in mano un setaccio. Più efficace di lui solo lo sconosciuto rivoltoso che da solo fermò i carrarmati in piazza Tiananmen. Muraglia cinese.

MACHO: 10. Si vocifera che nel pomeriggio si sia reso necessario l’intervento di un esorcista per riportare il diavolo della Tasmania agli ordini di Mr. Donarini in condizioni di tranquillità. Grintoso, inesauribile... meriterebbe più fortuna quando si inventa un tuffo in scivolata alla Bruce Lee per spingere in porta il pallone. Paragonata alla sua contagiosa carica agonistica, perfino El Tractor Fabian Giunta sembrerebbe un’educanda delle Orsoline. Devastante.

LUCA: 10 e lode. L’uomo della provvidenza. Voluto in campo a furor di popolo, è lui a decidere il match con uno dei suoi classici scaldabagno dalla distanza quando mancavano pochi passi alla lancetta dei secondi del cronometro del direttore di gara mancavano solo pochi sforzi per concluder la sua giornata. Lotta su ogni pallone e ingaggia diversi duelli con Calcagno.. è un vero leader che sa anche agire da motivatore, sia nello spogliatoio che in campo quando sprona soprattutto i nuovi entrati. Match Winner.

RUGGIA: 10. Esce dal campo col rammarico personale di un gol fallito, ma non si rende probabilmente conto di aver giocato una partita degna di un altro Fabio del passato biancoverde, ovvero Gariboldi, ovvero “il Gladiatore”. Il folletto biancoverde infatti per un giorno non si arma solo del sacchetto degli incantesimi ma anche di scure e armatura e lotta come un Gattuso qualsiasi coi piedi di un Ruggeri qualsiasi. Caterpillar.

PANI: 10. Unico esempio di attaccante che preoccupa di più gli avversari quando difende piuttosto che quando attacca. Detta così sembra una critica, e invece è un riconoscimento grande e immenso come il buon Pani, che macina km a non finire pressando ogni portatore di palla avversario disturbandone e rallentandone il gioco. Panest Gump.

ZIANO: 6.5. Il tempo che Mr. Dona gli concede non è sufficiente per registrare qualche colpo magistrale degno di nota, ma è una presenza costante e affidabile. Maturità.

KOLO: 6.5 Al suo primo derby ufficiale coi colori biancoverdi, dopo tante battaglie combattute tra le fila nemiche. Dona lo manda in campo a 10 dalla fine sperando che in una difesa sfiancata dal pressing di Pani il Genio di via Crema possa sfoderare la prodezza da 3 punti. Ci prova in rovesciata, variante plausibile di un possibile finale ad hoc per la giornata, ma la palla si spegne sul fondo. Per il resto tiene palla e fa salire i compagni. Rivincita.

RICKY: 6.5 In un colpo solo batte influenza e Pozzino. Polase.

Mr. DONA: 8. Prepara il derby minuziosamente fin dall’allenamento, dove schiera titolari contro riserve. Il suo discorso negli spogliatoi non è ancora ai livelli di quello di Al Pacino, ma basta e avanza per spiegare le scelte, fornire indicazioni e farlo con tutti presenti, nello spogliatoio, anziché come al solito durante il riscaldamento con i soli titolari. Scelta che aumenta la coesione di gruppo. Non sbaglia un colpo sulla scacchiera e si gioca la partita a scacchi con Pozzino sulle fasce, invertendo Macho e Ruggia. Kasparov


NOTA SUGLI AVVERSARI: da applaudire per diversi motivi: la partita è stata oggettivamente bella e combattuta, partita d’altri tempi che pioggia e terreno di gioco hanno reso epica. È stata una partita corretta e vale la pena sottolineare la sportività degli avversari che subito dopo il fischio finale, a solo un minuto dal gol incassato, sono stati sul campo a dare la mano e complimentarsi con noi. Chapeau.

domenica 29 novembre 2009

Derby

G R A Z I E!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Grazie di questa vittoria che mi tira su il morale; ieri ho chiamato in causa ogni divinità mono e politeista quando ho visto che avevo l'influenza. Avrei voluto essere sul campo a lottare insieme a voi, ma visto che il gol-vittoria l'ha fatto Luca, l'1-0 è anche un po' merito della mia febbre!!!

Confesso che ero dietro la finestra del mio bagno, da dove vedo a malapena l'area di rigore (grande Nick!!!): dalle 11.15 cercavo di capire il risultato, poi quando ho sentito mi pare Spud urlare "Calma raga!" ho capito che di sicuro non stavamo perdendo. Poi all'improvviso un boato, Nick che corre verso il centrocampo... speravo fosse il gol della vittoria... e così è stato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ragà, se contro le prime 5 della classifica abbiamo fatto 7 punti che dovevano essere 13, dato che ci hanno RUBATO la vittoria a Truccazzano e contro la Gioel, vorrà dire qualcosa!!!

Beto

PS: Per l'anonimo:


METTILI, METTILI, METTILI NEL CULO: I PRONOSTICI, METTILI NEL CULO!

domenica 22 novembre 2009

Classifica marcatori e statistiche

Classifica marcatori
13 reti: Luca
4 reti: Mone
3 reti: Cappe, Macho, Ziano
2 reti: Beto, DePe
1 rete: Ricky, Pani, Kolo

Gol presi
24 reti: Nik
2 (+6) reti: Diego

Rigori
Pro: 1
Contro: 1

Autoreti
Pro: 0
Contro: 0

Pagelle G.s.s.c. B - STM Melegnano 3-2

Strepitosa prova di carattere dei biancoverdi, capolista ko
HIC SUNT LEONES
Una magia del capitano e una doppietta del "solito" Luca portano il Sacro Cuore al trionfo

Diego voto 7.5: Lo avevamo lasciato, sullo stesso campo, titubante e timoroso contro il modesto Liscate. Lo ritroviamo pimpante, convinto e attento contro la capolista. Quando viene chiamato in causa risponde "presente", dando anche molta sicurezza nelle uscite aeree, non proprio il suo punto forte. Decisivi un paio di interventi, uno di piede e uno dove alza il pallone sulla traversa. RINATO.

Spud voto 7:
Come spesso gli succede viene sovrastato fisicamente dall'attaccante di giornata, in questo caso Folcini. Ma si ricorda di quando in maglia New Team annichilì lo stesso bomber in un clamoroso New Team-Comazzo 6-0, e ripete quella sontuosa prestazione. Quando non ci arriva con i piedi o con la testa, ci arriva pure con le mani, con i pugni, con le gomitate e con i Dropkick. TRIPLE H.

Depe voto 7: Tatticamente non è granché disciplinato, tecnicamente forse non è il massimo, ma quando si tratta di difendere e recuperare palloni bisogna solo togliersi il cappello di fronte a lui. Con Spud forma una coppia difensiva ormai affiatata, anche se oggi va un po' più in difficoltà del solito, merito di un Melegnano maestro nel far girare palla e negli inserimenti negli spazi. Prezioso anche quando si sposta sulla fascia alla ricerca del pareggio. MULTIUSO.

Beto voto 6: Parte a sinistra e finisce in mezzo, senza lasciare molto il segno. Si fa notare solo per il passaggio a Luca in occasione del primo gol biancoverde, poi è messo in difficoltà da uno dei Grechi, che giocava dalla sua parte. A differenza della gara di Groppello si fa intimorire e gioca troppo basso, rinunciando praticamente a fare ciò che dovrebbe saper fare meglio: attaccare. Almeno ha il merito di lottare con grinta, prima di lasciare spazio a Ziano. Né carne né pesce, ultimamente; né inferno né paradiso. PURGATORIO.

Macho voto 6: Il solito motorino che non si ferma mai, la solita zanzara fastidiosa (per gli avversari). Oggi però è mancato lo spunto offensivo, anche se un paio di volte, quando riesce ad andare via, viene azzoppato dai difensori del Melegnano. Nel secondo tempo paga un deciso calo fisico, ma bisogna dire che veniva da un periodo di stop a causa di un infortunio alla caviglia. ZAMPIRONE.

Luca voto 8: Ancora una doppietta per il bomber biancoverde, giunto a 13 gol stagionali (se non erro). Quando ha spazio per tirare o per inserirsi è sempre pericoloso, anche quando gli avversari comandano il gioco. Si sdoppia nel finale, riuscendo sia ad accompagnare Pani, e poi Mone, in avanti, sia a recuperare dei palloni preziosi in difesa. CECCHINO.

Pani voto 6.5: Anche oggi il suo è un lavoro più di clava (astenersi battute a sfondo sessuale) che di fioretto. Cerca di farsi trovare sempre pronto sui rinvii dal fondo, toccando di testa alla disperata ricerca dell'inserimento dei compagni. Non prende molti falli, è vero, e non calcia in porta, ma in una partita delicata come quella di oggi il suo contributo difensivo è stato determinante. OPERAIO.

Ziano voto 8: Entra subito in partita sferrando un paio di ganci e mettendo immediatamente in difficoltà il portiere. Poi ci prova con un montante su un difensore avversario un po' troppo chiacchierone. Quindi sferra il colpo vincente con un diretto all'incrocio dei pali, con annesso balletto alla Ronaldinho. E il Melegnano va KO alla nona ripresa. PATRIZIO (OLIVA).

Mone voto 6: Rispetto a Pani può godere di maggiore liberta, perché entra quando il Melegnano non ne ha più e quando, soprattutto, è costretto ad attaccare per recuperare. Si rende protagonista di un paio di duetti con Luca, guadagnandosi la pagnotta. INCISIVO.

Zana voto 6: Sbattuto nella mischia come ala destra prima, come centrale poi, contribuisce con lucidità a chiudere a doppia mandata la porta dei biancoverdi, non sbagliando nessun intervento. Pochi minuti, ma di grande sostanza. TRINCEA.

Dona voto 7: Indovina la formazione iniziale ma soprattutto i cambi, e ciò basterebbe a dire "ha ragione lui". Ma va sottolineata anche la sua non proprio usuale grinta, con la quale spinge i suoi a crederci sempre fino in fondo. E quando è l'ammiraglio il primo a crederci, anche la truppa ne risente positivamente. MASTER&COMMANDER.

Ruggia voto 10: Avrebbe dovuto giocare da titolare, ma si chiama fuori all'ultimo causa non perfette condizioni fisiche. Questo provoca una serie di eventi degni di Final Destination. Beto, da buon giornalista, ricorda la statistica: l'ultima volta che successe l'identica cosa (Ruggia out all'ultimo, Beto in campo), finì 4-2 per i biancoverdi contro gli odiati cugini, nell'ultimo derby vinto dagli uomini di Donarini (aprile 2008). Stavolta è finita 3-2, ma come un anno e mezzo fa i nostri eroi erano sul 2-2 e hanno segnato nel finale. MAGO OTELMA.

Grechi, 4: Nel senso che sembrano il doppio di quanti sono in realtà. UBIQUI.

giovedì 19 novembre 2009

Decanews

Amici, ma soprattutto amiche, ma soprattutto culi alla Clarence Seedorf (chi ha orecchie per intendere intenda, gli altri inroulotte), bentornati alla quarta edizione di Decanews, la rubrica più letta dall'Ayatollah Khomeini prima di andare a cagare dopo aver bevuto il caffè d'orzo ed essersi fatto fare uno sventrapapera da una delle sue mignotte.

- Tra un nano e l'altro siamo ormai a un terzo del campionato, ed è tempo di stilare i primi bilanci. Una giuria di esperti, formata da:

Trinacria Vito detto Cannamozza
Trinacria Salvo detto o' Carognone
Messina Alfio detto Stupraminchia
Messina Salvatore in arte Ammazza a mamma

(cit.)

ha deciso all'unanimità di attribuire il premio Uomo di merda a Thierry Henry, Henry Domenech e ad arbitro, guardalinee, quarto uomo di Francia-Irlanda. Non c'entra un cazzo col Decanale ma dovevo scriverlo.

-Novella 2000 ha pizzicato tre giocatori del Sacro Cuore B in un noto locale milanese durante la serata di venerdì scorso. I tre, che per rispetto della privacy chiameremo N. Ick, B. Eto e Z. Ana(l), si sono scatenati facendo le ore piccole. Ecco una foto che ritrae l'oggetto delle loro attenzioni:



- Non perdete in edicola domani, in allegato al Guerin Sportivo, il fazzoletto di stoffa pieno di capperi griffato Spud!

lunedì 16 novembre 2009

Classifica marcatori
11 reti: Luca
4 reti: Mone
3 reti: Cappe, Macho
2 reti: Beto, DePe, Ziano
1 rete: Ricky, Pani, Kolo

Gol presi
24 reti: Nik
(6) reti: Diego

Rigori
Pro: 1
Contro: 1

Autoreti
Pro: 0
Contro: 0

domenica 15 novembre 2009

Sfiorato il colpaccio nella tana degli amaranto bergamaschi
COL GROPPO IN GOLA..
Biancoverdi raggiunti sul fil di lana nell’unica sbavatura difensiva.


NIK: 6 Si segnala una sua parata provvidenziale su una punizione dal limite, per il resto ordinaria amministrazione eseguita ad arte al punto che anche Brunetta avrebbe gradito, ..fatale l’incomprensione con Beto sul 2 a 2. Beffato

SPUD: 8.5 Il piccolo grande uomo di Donarini non tradisce le attese nemmeno su uno dei campi più ostili del circus. Si francobolla alla punta avversaria annullandola completamente. Arcaino.

DEPE: 9 Soffre nei primi minuti quando deve prendere le misure del fantasista avversario, col quale ingaggia una serie di duelli da cui esce sempre vincente. La musica non cambia nella ripresa nonostante cambi l’avversario, non si risparmia mai nella battaglia né di un centimetro né di un secondo. Monumentale.

CAPPE: 6.5 Pochi minuti di classe e sostanza prima di lasciare per il campo per l’ennesimo infortunio... si sospetta sia vittima dello stesso stregone che sta tenendo ai box Cristiano Ronaldo. Woo-Doo.


RUGGIA: 6.5 Si sente la sua assenza in zona offensiva dove potrebbe sfoderare colpi da folletto, ma più che una mancanza è un sacrificio tattico per dar manforte alla manovra difensiva. Quando però avanza è pericoloso come un fiammifero acceso durante il rifornimento di benzina. Pirotecnico.

COLO: 6.5 Chiamarsi Colombi e portare il numero 7 dei biancoverdi è una garanzia di qualità e una pagina di storia allo stesso tempo. Onora tale combinazione con una rovesciata che porta Luca alla deviazione dell1-0. Nei campi piccoli riesce a esprimersi meglio che su quelli grandi perché con la classe e la forza sopperisce alle carenze di preparazione. Appena entrerà in forma sarà tutta un’altra musica. DJ.

BETO: 6 La mira odierna non è degna né di un cecchino né dei suoi livelli medi. Lotta alla grande in fascia e viene punito oltremodo sia nel fallo fischiatogli contro che nell’incomprensione con Nicola sul gol del pareggio.. forse i due avevano raggiunto un grado di accordo troppo elevato nella serata del venerdì su altre zone sferiche. Coraggio!

ZIANO: 6 Pochi ma delicati minuti giocati, come direbbe Cristiano Doni, a testa alta. Garanzia.

PANI: 6 Nei minuti in cui entra in campo va a pressare senza sosta i difensori avversari che si trovano contro un cilindrone spallato contro cui non hanno vita facile, vedi il gol sfiorato nell’azione alla moviola sulla fascia. Colosso.

LUCA: 8.5 oltre che per la solita grinta e carica agonistica, fa notizia per la sua doppietta di testa contro i corazzieri groppellesi, emulando le imprese di un noto attaccante italiano ai mondiali di Italia 90 contro gli austriaci. Totò Schillacci.

DONA: 6 Buona l’idea di far esordire dal primo minuto Colo su un campo che non lo sprema eccessivamente, la formula sembra funzionare anche negli altri reparti oggi,.. ora sotto con l’STM favorito per la vittoria finale, continuando in questo novembre caldo come un agosto afoso nella pianura padana...perchè gli esami non finiscono mai. Eduardo De Filippo.

giovedì 12 novembre 2009

Pagelle G.S.S.C.b - Reds 2-3

Nell’infrasettimanale si consuma il disastro tra le mura amiche.
AUTOVIOLENZA DOMESTICA: HARAKIRI COMPIUTO.
E domenica si emigra nell’ostica Groppello..



NIK: 5 Praticamente valutabile nell’unico intervento che è chiamato a fare, si lascia uccellare nel finale da un pallonetto notturno arrivato al termine di un’azione densa di fatalità. Beffato.

DADA: 5.5. Nel riscaldamento riesuma dal pozzo dei ricordi un precedente in cui in coppia con Manu di sera non si era mai vinto. Probabilmente la scaramanzia è un vizio di cui non sa liberarsi, perché dopo aver giocato una partita impeccabile sbava fatalmente l’ultimissimo intervento. Oracolo.

MANU: 5. Nelle azioni difensive si traveste da tonno Rio Mare e non concede nulla al capitano avversario. Pesano sulla coscienza e sul risultato quei due colpi di testa falliti su corner perfetti di Cappe, manco fosse il cavaliere senza testa del mistero di Sleepy Hollow. Testuggine.

DEPE: 5 Quando perseverare è diabolico... Praticamente monumentale nel primo tempo, decide di autodistruggersi con un’azione suicida partendo palla al piede nella propria metacampo e schiantarsi contro un muro avversario di 3 uomini in rosso che ringraziano e fuggono verso la porta saltellando e brindando alla dea bendata. Cavallo Pazzo

CAPPE: 5.5 Rientra dopo 1 mese e deve resistere tutti i 50 minuti uscendo spremuto come un limone, restringente non solo per l’intestino, ma anche per il risultato.: non è il solito cecchino infallibile nelle conclusioni ma è generoso nei recuperi e nel pennellare traiettorie invitanti sui corner. Meno sulle punizioni, oggi non previste nel suo menù. Ritrova il suo ginocchio, che non è cosa da poco. Strizzato.

ZIANO: 6 Il colore dei capelli (rimasti) e il gol che mette a segno non lasciano dubbi: il capitano è come un rosso che migliora invecchiando. Graziano da Montalcino

MONE: 5.5 Il primo caso al mondo di giocatore seguibile dai non vedenti: basta stare alla rete e sentire il rumore dei suoi parastinchi e delle sue caviglie che vengono massaggiati dai difensori avversari. Nonostante sia fragile come un cristallo, resiste prima di uscire per Colo, ma senza lasciare un segno. Anti-zorro.

COLO: 5.5 Il gol su calcio d’angolo vale da solo il prezzo del biglietto. Anche se fuori forma regala giocate e passaggi illuminanti, complice anche la sua esperienza. Non fa fruttare l’esperienza perdendo palla a centrocampo, anche se per via di un fallo sospetto, troppo grande è il dispetto. Sbloccato

RUGGIA: 6 Entra e viene poi dirottato dopo pochi minuti nell’inedito ruolo di marcatore... non male come primo giorno di scuola, anche se tenere il folletto lontano dalla porta avversaria è utile tanto quanto spedire un marinaio sulle dolomiti o un alpinista nel triangolo delle Bermude... o che sia il destino di tanti numeri 10 che invecchiando arretrano alla fase difensiva, stile Lothar Matheus? Scoperta.

BETO: 5.5 Lotta e si dà un gran da fare nei pochi minuti a disposizione, forse troppo da fare, per questo tiene la palla sempre un po’ di più di quanto dovrebbe e nel far ciò rallenta le ripartenze come gli strozzi sui motorini. Teruzzi.

DONA: 5.5 Come direbbe Giotto di fronte ad uno dei suoi cerchi: qualcosa non quadra. Enigma.


SPUD: 4. Rifiuta la convocazione perché alle 19.45 si è quasi seduti a tavola, manco fosse un giocatore di pallanuoto che rischia la congestione in acqua fredda. Pistola!

martedì 10 novembre 2009

Decanews

Buongiorno e benvenuti alla terza edizione di Decanews, la rubrica più letta di mattina dai contadini albini mancini diabetici balbuzienti del tavoliere delle Puglie del Nord.

Non perdiamo tempo, dal momento che il tempo è denaro. O, in inglese, the time is Den Arrow:

- Il Guerin Sportivo ha lanciato un sondaggio per dare a Vavassori un nuovo soprannome. I lettori si sono espressi così:

A) "Bomba a nano", 27%
B) "Chi va piano va nano e va affanculo", 14%
C) "Lo nanista", 56%

- In allegato a Men's Health di novembre una coppia di peli pubici di Pani: uno strumento erotico destinato a sostituire il vibratore nel cuore di tutte le maialone della bassa Padana.

- La Gazzetta dello Sport lancia una nuova collezione di DVD dal titolo In gita con Spud&Beto: castagnate&parchi acquatici. Ricordiamo il successo che i due ottennero con la collana di DVD precedente, di cui alleghiamo la locandina:




domenica 8 novembre 2009

Gioel - S. Cuore B 4-3

E siamo a due!
RAPINA A NANO ARMATO
Ennesimo furto legalizzato ai danni di un grande Sacro Cuore B, che avanti 3-1 perde 4-3 "grazie" all'arbitro

Nick voto 8: Nonostante la giornata piovosa, il terreno scivoloso e gli avversari che hanno nel tiro in porta una delle loro armi migliori, il portierone biancoverde pare essersi immerso in una vasca di Bostik prima di scendere in campo. Non solo chiude la porta in faccia alla Gioel, ma anche a chi tra i suoi compagni cerca di bucarlo (leggasi colpo di testa di DePe). IMMENSO.

Spud voto 7: Non è facile marcare una delle punte più forti del campionato, se non la più forte. E' vero che riesce nell'impresa di far segnare di testa un attaccante alto come lui, ma a parte quella svista a metà del primo tempo contiene bene il suo avversario, ricorrendo anche alle maniere forti quando serve. Da censurare i suoi tentativi offensivi, ma non si può avere tutto dalla vita. FURETTO.

DePe voto 7: Un voto che sarebbe potuto essere più alto se non si ostinasse a cercare lanci alla Paulo Sousa, non proprio nel suo DNA. Schierato come secondo difensore ha la capacità di chiudere gli spazi come pochi, e di aiutare il compagno di reparto sui palloni alti. DECISO.

Beto voto 6: Inizia con il freno a mano tirato causa fastidi al solito ginocchio. Fortunatamente il problema svanisce con il passare dei minuti, permettendo al centrocampista di interpretare diligentemente il suo ruolo di "sarto" tra l'attacco e la difesa. Non pervenuto in zona-gol, anche se si propone spesso per l'1-2 (mai chiuso) con i compagni. COMPITINO.

Ziano voto 7: Un gol e un assist a corollario della solita partita tatticamente impeccabile. Schierato a destra ha qualche difficoltà in più nel giocare con il suo piede preferito, il sinistro, ma sopperisce con la sua esperienza, mai riconosciuta abbastanza. SAGGIO.

Macho voto 7: Finalmente schierato sulla fascia, anche se su quella opposta a quella che lui preferisce, l'Eurostar biancoverde si scambia favori con Ziano, siglando anche lui un gol e un assist. Come sempre un gran guerriero, capace tanto di offendere quanto di difendere e di recuperare palla. Cala nei minuti finali, quando è costretto a sdoppiarsi causa espulsione di Luca e cambi terminati. FRECCIA.

Pani voto 6.5: Dopo qualche apparizione un po' fiacca torna il Paniguerriero dei tempi migliori. Non riesce spesso a liberarsi al tiro, è vero, ma finalmente fa valere il suo fisico facendo a sportellate un po' con tutti. Prezioso quando aiuta in fase difensiva, sfortunato (suo malgrado) quando si rende involontario protagonista di un rigore che non avrebbe fischiato neanche l'arbitro del Truccazzano. GIGANTE.

Luca sv: Sarebbe da 7 per il modo in cui entra in partita: pochi istanti e sberla rasoterra che porta i suoi al doppio vantaggio. Poi viene espulso in maniera ridicola per somma di ammonizioni nell'arco di cinque secondi, evento che di fatto condiziona (non per colpa sua) la partita. Sicuramente con lui in campo e la squadra in parità numerica sarebbero arrivati i 3 punti. FRUSTRATO.

Mone voto 6: Fa rifiatare un Pani ormai esausto, ma con la squadra in 6 non ha molte occasioni per farsi vedere. Nonostante ciò, grazie al suo innato fiuto, sfiora il gol in mischia ed è sempre sul "chi va là" quando la squadra riesce a distendersi in contropiede. PRESENTE.

Dona voto 7.5: Dopo una settimana passata a fare autocritica e a curarsi dall'influenza, si presenta senza voce ma con nuove idee. Il 3-2-1 va in soffitta a favore di un 2-3-1 gestito in maniera decisamente equilibrata. Che abbia trovato il bandolo della matassa? Che finalmente la squadra abbia trovato una sua identità di gioco? Appuntamento a mercoledì contro i Reds per scoprirlo. INNOVATORE.

Arbitro voto 3: A mente fredda commette una rapina forse ancora peggiore di quella che i biancoverdi hanno subito a Truccazzano. Sul 3-1 fischia un rigore inesistente per presunta spinta di Pani in area su Trenta, che sviene su un contrasto aereo. Sempre sul 3-1 (rigore fallito), espelle Luca, entrato da 5 minuti, in maniera incredibile. Vicenda che merita di essere spiegata per intero. Renato va via sulla fascia, Spud lo atterra al limite, l'arbitro fischia il fallo e Renato sbrocca urlando: "Cazzo fai, non lo ammonisci? Ma che partita stai guardando?". Risultato: niente. Si apprestano a battere la punizione a due, l'attaccante due volte finge di toccare inducendo il movimento di Luca, che si prende così l'ammonizione e il rimbrotto dell'arbitro. Alla sua frase "Fai il serio" l'arbitro, nell'incredulità generale, estrae il secondo giallo espellendo Luca. Nel finale nega un rigore grande così ai biancoverdi, per netto fallo di mano in area di un difensore steso a terra, anzi fischiando un fallo assolutamente casuale di Mone sul suddetto sdraiato con le mani sopra la palla. UOMODIMERDA.

mercoledì 4 novembre 2009

Decanews

Ritorna l'appuntamento con la rubrica più irriverente del Decanale. Anche perché è l'unica.

Andiamo con la rassegna stampa:

- E' stata appena stilata dal National Geographic la lista dei dieci oggetti mitici più ricercati nel mondo. Al terzo posto, tra il Santo Graal e il Vello d'oro, c'è il regolamento del campionato decanale.

- Rivelazione di mister Donarini al settimanale Chi, diretto da Alfonso Signorini. Al noto giornale scandalistico, che ha recentemente rifiutato il video di Marrazzo, Donarini ha detto: "E' vero, domenica l'abbiamo preso nel culo".

- Non perdete domani in edicola con la Gazzetta dello Sport le mutande di Giorgione Casnedi, griffate Italia 90. E da allora mai lavate.

- A gennaio in edicola l'autobiografia di Alfonso Triuci. Si intitolerà "Per un pugno di Fagioli". In copertina il portiere liscatese rifila un gancio destro sul volto del petulante calabrese.

domenica 1 novembre 2009

Era meglio la castagnata...
Biancoverdi sotto-schock: 0-6
"E ORA GUARDIAMOCI TUTTI IN FACCIA, DAL PRIMO ALL' ULTIMO"


DIEGO: 3.5 Esordio tra i pali stagionale dopo l’infortunio al polso subito nel derby “amichevole” pre-campionato. A battezzarne il rientro è un velleitario pallonetto da metà campo di Marchini che avrebbe potuto impensierire, al massimo, un ragno che avesse tessuto la tela nei paraggi della rete. In quei interminabili secondi il numero 1 biancoverde è come se fosse tornato indietro di qualche ora, rimesso un costume degno della notte di Halloween, ovvero quello del boia che decapita morale e speranze della squadra. A dare speranza sono i suoi riflessi prontissimi, come dimostra durante l’aperitivo scattando in piedi nel momento in cui un bicchiere pieno di vin bianco gli si rovescia accanto. Smarrito

DEPE: 5. È da applausi quando nel primo tempo sradica più volte la palla dai piedi di Marchini con interventi in scivolata o con tentacolari recuperi. Si perde completamente in fase offensiva e si intestardisce con lanci dalla lunga distanza di cui però dovrebbe essere destinatario e non mittente. Confusione

SPUD: 4.5 Quando finalmente si autocontrolla negli anticipi si mortifica del tutto e lascia alla pur brava punta avversaria completa libertà di azione e movimento. Troppo spesso lasciato solo nell’1 contro 1 si difende bene, ma su di lui pesano le colpe del primo gol. Neutralizzato

ZIANO: 5.5 Peccato si sia fatto scartare di netto dal solito Marchini in occasione dell’assist del 3 a 0 senza trovare almeno un fallo per stoppare l’azione. Per il resto una partita di contenimento nella quale non risparmia qualche intervento più che deciso e nella quale non può far registrare sortite offensive per colpa dei compagni che non lo servono quando si fa trovare libero nel corridoio sinistro, altro problema storico. Invisible man

BETO: 5 Al limite del ricovero in psichiatria la scelta di sprecare una comoda punizione dal limite con una giocata in combinazione con la punta di giornata.. Per il resto è uno dei meno assenti, ma non regala nemmeno una delle sue giocate illuminanti. Black out.

MACHO: 5.5 Grintoso come sempre ma impreciso come mai fino ad ora, è come un leone ingabbiato che non può sprigionare la sua forza e le sue doti nella zona di campo in cui fa la differenza, come gli allenamenti dimostrano. Nel primo tempo si fa in 4 per servire Ale ma rischia l’esaurimento nervoso quando i suoi sforzi vengono puntualmente mortificati. Imprigionato.

ALE: 3.5 Condanna i compagni ad un travaso di bile causa rabbia e isteria collettiva che scatena con la sua assenza di grinta. Avrebbe tutti i mezzi per far meglio ma appare poco votato al sacrificio, al punto che fa sembrare il suo marcatore (che faceva la riserva nel cavaione degli anni peggiori) in una sorta di Franco Baresi. Indisponente.

LUCA: 5 Quando entra è oramai troppo tardi per cercare di invertire la rotta e gli avversari sono già tutti arroccati nelle proprie postazioni. Impalpabile.

RICKY: 5 Le mutande che indossa dopo la doccia sintetizzano la giornata della squadra: un circo. Moira Orfei

MANU. 5 Scalpita come un cavallo dopato prima dell’abbassamento dei cancelletti di partenza del Palio di Siena mentre è costretto ad assistere dalla panchina una delle più nere pagine della storia biancoverde. Nei pochi minuti a disposizione riesce solo a regolare i conti con qualche avversario troppo chiacchierone prima di cadere nella frustrazione totale degli ultimi due gol. Bava alla bocca.

PANI: 6. Gioca pochi scampoli di gara nel finale senza trovare un senso alla giornata. Quando entra negli spogliatoi è lui a suonare la sveglia ed è l’autore al sottotitolo di questa pagina. Lui che ultimamente non riesce a trovare la sua condizione migliore in partita e che sembra divertirsi meno di solito agli allenamenti, è quello che ci mette il faccione negli spogliatoi per suonare la carica. Trombettiere e pistolero (e pistolatore)

DONA: 3.5. Il modulo a due difensori comparirà lunedì sera su rai 3 a “Chi l’ha visto?”. Non è certo questo il motivo della sconfitta odierna, ma è una di quelle scosse che potrebbero arrivare e non arrivano e che permetterebbe ad esempio di spostare Macho in fascia (visto che agli allenamenti e alla prima giornata col Truccazzano ha dimostrato di fare la differenza in quella zona), visto che mezzo al campo rende quasi come Nicola trequartista. Vero che se si facessero i gol quando sembrano già fatti e se non bastasse un’azione offensiva avversaria per farci gol tutti i discorsi sarebbero secondari, ma dal momento che questo non accade occorre che chi si trova al timone provi a mischiare le carte, facendo cambi più tempestivi (di moduli, dalla panchina o almeno aggiustando i 7 in campo) come col Cavaione, e non aspettando che il suicidio di massa si concretizzi. Nell’aperitivo qualcuno ipotizzava di allungare gli allenamenti per poter fermare la partitella e correggere o far prendere coscienza dei movimenti sbagliati e correggerli. Astensionismo.

CAGLIO: 8. Entrato finalmente in possesso della tessera del tifoso si ripresenta in curva e dimostra il suo spirito di appartenenza nonostante la debacle partecipando da protagonista all’aperitivo disputato fuori casa. Cuore.