Pagelle G.S.S.C.b - Stelle Melzo

Vittoria di misura contro gli uomini di Di Martino
CON LA TESTA TRA LE STELLE…
Gara giocata a metà… ma domenica è già tempo di Comazzo



DIEGO: 7 A dispetto della cinquina incassata, che non paga dai tempi della tombolata condotta da The Voice Marinoni, non ha colpe particolari, anzi, compie qualche prodezza disseminandola qua e là nell’arco della partita, come quando para a mano aperta e con un colpo di istinto una conclusione ravvicinata nel secondo tempo.. come dire, uno che tra le Stelle si esalta. Astronauta.


GABRY: 6.5 In certe percussioni forzate e a caterpillar ricorda il mai abbastanza rimpianto Tractor Fabiano (che chissà se continua a leggere le nostre mail). Caparbio e umile allo stesso tempo, fa sentire la sua presenza in campo imponendosi di forza. Panzer.

ARCA: 9,5 Il migliore in campo senza nemmeno sforzarsi più di tanto: si sostituisce al portiere salvando in tre occasioni altrettanto palloni destinati in fondo al sacco, scarica nella porta avversaria un bolide a prova di autovelox e poi una pennellata di testa che sembra una parabola disegnata dal più fine degli architetti. Come se non bastasse, riesce quasi ad annoiarsi e trova il tempo per “educare” l’impertinente punta avversaria. Colossale

SAM: 8 La versione nostrana di Willy Fog e il viaggio del mondo in 80 giorni trova il tempo di fare scalo al tetto natio e di disputare la solita partita dirompente dove può sconfinare sulla fascia tanto quanto sconfina in questi periodi oltralpe e oltreoceano. Giramondo.

BETO: 7,5 Difficile dire se sia stato più bello il gol che determina il vantaggio o il palo che coglie dopo una conclusione che avrebbe meritato sorte migliore e una nomination nel sito nell’area dei sondaggi sui migliori gol stagionali. Ma forse, la cosa caratterizzante, è la cuffia che spunta dal calzettone dopo il gol.. CanevaWorld.

RUGGIA: 9 Se Beto entra con una cuffia in più, l’oggetto magico che il Folletto di Viale Europa decide di portare in campo è semplicemente una marcia, quella che ha in più rispetto a compagni e avversari: danza sul pallone come Rudolf Nureyev sulle punte, corre e inventa come se fosse un mix tra Archimede Pitagorico e Forrest Gump. Il gol è solo la più classica delle ciliegine. Incontenibile.

PANI: 6 Tra le sue corde c’era la possibilità di fare una partita sontuosa, coronata di gol e preziosismi che avrebbero potuto fruttare un titolo assai migliore per queste pagelle (Pan..di Stelle), invece si rivela macchinoso, lento e impreciso come ai brutti tempi. Trova il gol che premia la sua tenacia e il suo sempre lodevole impegno che lo porta a correre ininterrottamente fino a coprire le posizioni più arretrate. Fabrizio Pavanelli



MONE: 5.5 Nemmeno il suo ingresso basta a vivacizzare l’attacco biancoverde. Nel momento di maggior crisi della squadra non riesce a trovare il lasciapassare per la serenità dei compagni. Incupito

MANU: 5 Quel che si dice entrare subito in partita: pronti via e controlla male un retropassaggio di Beto lanciando l’avversario verso la porta e inseguendo il pallone in modo scomposto, come si fa con i materassini in spiaggia quando il vento soffia implacabile. Nonostante qualche interevento risolutivo appare comunque sottoshock. Brivido

DEPE: 5.5 è come un serpente senza veleno: sguscia tra gli avversari, ma arrivato davanti alla porta non riesce a mordere in modo tale da ammazzare la partita. Anestetizzato

SPUD: 5.5 Anche dal suo contributo ci si aspetta di più, ma la missione di contenimento fallisce e dalla sua parte fioccano avversari come se piovesse, tanto per dirla alla Ippo. Gruviera.


Mr. DONA: 6 Anziché una squadra si ritrova un gruppo di festosi gitanti desiderosi di sfruttare la prima giornata di caldo dell’anno per un tuffo in piscina… Gran Mogol.

ARBITRO: IPPO. 8 Si offre di arbitrare appena fuori dallo spogliatoio, quando gli viene comunicato che la situazione vede arruolati un giocatore in più e un arbitro in meno. Si carica di responsabilità nella scelta e conduce una partita tranquilla in modo autorevole ed equilibrato. Padrone