venerdì 9 aprile 2010

Dopo il furto d’inizio campionato, i biancoverdi si riprendono il maltolto con una vittoria schiacciante
Giustizia è fatta
4 a 1 casalingo nel recupero infrasettimanale... di una gara che si doveva giocare a metà gennaio


NICK: 6. Si fa beffare in occasione della punizione che porta al gol avversario, lo 0 - 1 che rischia di indirizzare la partita su binari pericolosi, poi si riscatta con sicurezza e tranquillità. Pace dei sensi
DADA: 8.5 Contro la punta più alta del campionato, Mr. Donarini sceglie di schierare la sua contraerea più efficace. Scelta vincente perché il temuto corazziere è costretto ad abbandonare il campo dopo una sola frazione di gioco e Dada si rivela l’antidoto migliore, come la controspia con la spia a base militare. Cortina di ferro.
DEPE: 8.5 Il giallo della serata riguarda il gol in comproprietà tra lui e Pani: quando ha fischiato l’arbitro? Da fuori l’impressione è che il gol sia da attribuire al difensore, ma a prescindere dal gol, ennesima prestazione da incorniciare tra una cavalcata e l’altra su e giù per il campo, tra un anticipo, una ripartenza e chi ne ha più ne metta. Esoso
ZIANO: 7.5 L’acuto è offerto all’inizio, per dare il via allo spettacolo, con un tiro al fulmicotone dalla distanza che non trova la meritata conclusione alle spalle dell’eterno Bianco. Nella pausa viene investito dall’arbitro come unico abilitato alle proteste e alle varie ed eventuali, che sarebbe come regalare un kalasmikov al Dalai Lama: non lo userebbe mai. Capitano di classe.
LUCA: 9. Basterebbe la punizione con cui toglie le ragnatele dal sette e agguanta il pareggio per avere un voto pieno in pagella. Se poi ci si aggiungono altri due gol allora si schiudono le porte dell’Olimpo. Divino.
MACHO: 8.5 L’apertura strepitosa con cui offre l’assist a Depe per il gol del 3 a 1 vale da sola il prezzo del biglietto. Nel primo tempo regala un’altra prodezza, ma si vede negare la gioia dall’eurogol per merito dei riflessi del vetusto portiere avversario, che con quel tuffo a pesce avrà costretto agli straordinari i propri reumatismi. Illuminato.
PANI: 6.5 Generoso come sempre, al punto che il pressing che va ad operare lo porta a navigare troppo sotto costa e non a spingersi al largo in prossimità dell’area avversaria, dove invece dovrebbe viaggiare a vele spiegate. Cazzi quella gomena.

RICKY: 7. Quando entra è il valore aggiunto sul piano fisico, che è uno dei punti di forza delle fasce del Truccazzano. Si porta a casa la pagnotta senza strafare. Il riconoscimento maggiore arriva nello spogliatoio, quando il Gila, suo ex compagno di squadra e ora avversario, entra nello spogliatoio in pellegrinaggio per vedere i mitici boxer Zecca. Attrazione.
MONE: 7 Quando all’ultimo giro di lancette si rende conto di non aver ancora niente di particolarmente meritevole, si inventa una travolgente discesa sulla fascia che conclude con l’assist di precisione chirurgica per il gol che chiude l’incontro. Come dire, se Zagheni non va al gol, il gol si fa preparare da Zagheni. Maometto.
MANU: 7 Per rompere il ghiaccio appena entrato in campo sradica il pallone dai piedi del Gila, solo davanti a Nick, poi si limita a spegnere le ultime scintille avversarie. Tampone.
BETO: 6.5 Convocato per un’improvvisa riunione di Ruggia, che ci piace immaginare con in testa una pentola dopo aver fischiato l’inizio dell’assemblea condominiale, Beto rischia anche di segnare di testa dopo pochi minuti dal suo ingresso. Nel primo tempo viene sorpreso dalle telecamere mentre cerca di tenere la bandierina del guardalinee in equilibrio con un dito solo.. Grandeeemago!

Mr. DONA 7. Partite come queste fanno ben sperare. Partite come quella contro Reds e Liscate invece devono far riflettere: da lì si perde il treno scudetto. Capostazione.

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