domenica 27 aprile 2008

Articolo di Beto sulla partita contro il Groppello

QUATTRO SCHIAFFI A GROPPELLO
IL S. CUORE B TORNA SULLA TERRA


Svaniscono definitivamente i sogni di podio per la squadra di mister Dona, imprecisa sotto porta e troppo disattenta in difesa. La seconda forza del campionato, con due reti per tempo, regola i biancoverdi senza grandi difficoltà. Ora le ultime due gare per rimanere aggrappati al settimo posto.

GROPPELLO, 27 aprile 2008 – L’anticipo della terzultima giornata di campionato spara la prima, crudele, sentenza: il Sacro Cuore B deve guardarsi alle spalle. Con 42 punti, infatti, la banda Donarini dice addio al terzo posto e, forse, anche al sesto, occupato dai cugini dell’Alfa Colori. Dietro, premono gli odiati parenti del Sacro Cuore C e l’Albignano A.

PARTENZA SHOCK – “Master&Commander” Dona conferma “He-Man” Arcaini al centro della difesa, piazzandogli ai lati, a mò di scudieri, “Il figlio del vento” DePe e “Derby Man” Zana. Al solito, le chiavi del centrocampo vengono consegnate a “Il sarto di Panama” Ippo, mentre è compito di “Viale Europa vende moda” Ruggia inventare calcio per “Il falco dalle piume di velluto” Max, al ritorno da titolare dopo più di un anno. Ma non c’è neppure il tempo di rendersi conto della situazione, che la Groppellese sfonda: disattenzione difensiva, il giovane numero 5 mette la freccia e saetta al fianco di Ippo, rasoiata sul secondo palo e per Nick “The Quick” Canestrale è già ora di raccogliere la palla nel sacco. Mister Dona ha le mani nei capelli, si sgola neppure fossimo a X Factor, ma la squadra non c’è: i piedi griffati Rocco Barocco di Ruggia mal si sposano con un campo che la rotazione triennale consegna alle patate, mentre Ippo bascula avanti e indietro senza mai trovare un perché. Max spara a salve un paio di volte, la Groppellese ringrazia e spaventa Nick con alcune incursioni ficcanti che costringono il portierone biancoverde a zompettare qua e là come una cicala impazzita.

IL RADDOPPIO – Il diesel Sacro Cuore B pare ingolfato, distratto, abulico. DePe commette un fallo ingenuo al limite dell’area, uno dei pelati della Groppellese scarica un bolide che, come il tiro del falco di Patrick Everett, scompare e ricompare alle spalle dell’incolpevole Nick. Reazione? Nemmeno per sogno. DePe vorrebbe mangiarsi l’erba, ma la sua foga si estrinseca in scatti castrati e calci donati un po’ troppo generosamente: durante un contrasto, “Il figlio del vento” mette giù male il ginocchio e sarà costretto ad uscire pochi minuti dopo l’inizio della ripresa. Il Sacro Cuore B è tutto nel calcio di punizione di Arca che meriterebbe il gol, se non fosse per il testone canuto di un difensore, che salva sulla linea strozzando in gola l’urlo di gioia di mister Dona.

SEGNALI – “Braveheart” Ziano comincia il riscaldamento, l’arbitro manda tutti quanti a bere un tè caldo dando a “Master&Commander” Dona modo e tempo per farsi sentire. Il Sacro Cuore B torna in campo trasformato, svegliandosi dal torpore come un messicano strappato alla siesta da una secchiata d’acqua. La prima manciata di minuti è un assedio all’arma bianca, degno di quel “Assalto a castello” che i due esclusi di lusso (?), “Bang bang (my baby shot me down)” Mone e “Jack Sparrow” Beto, ricordano in un segmento di felliniana memoria. Ma la palla non ne vuole sapere di entrare, vuoi per imprecisione, vuoi per il senso della posizione del portiere avversario, che pare prevedere in anticipo dove la sfera andrà a finire. Gli ospiti ci credono, schiacciano il pedale dell’acceleratore a tavoletta e sfiorano il gol con un full metal jacket di Arca che si spalma sulla schiena di un difensore della Groppellese, causandogli alcune ustioni di terzo grado. E come insegna la Storia, gol sbagliato equivale a gol subìto: l’esterno sinistro della Groppellese parte palla al piede dalla difesa, gitarella solitaria sulla fascia, sinistro deviato e per il Sacro Cuore B è notte fonda.

LA RESA – Come diceva Oscar Wilde, “siamo tutti nel rigagnolo, ma alcuni di noi fissano le stelle”: è il caso di Ruggia, che in coabitazione col neo entrato “Tractor” Gabry confeziona una pennellata all’incrocio dei pali che avrebbe fatto levare il cappello persino a Michelangelo Merisi. I biancoverdi tornano in partita, ma è questione di pochi minuti, perché un’altra dormita generale permette ai padroni di casa di ristabilire il tris di vantaggio. Entrano anche “Latino Heat” Ale e “John William Coltrane” Dada, nel tentativo di cercare quello che a tutti gli effetti sarebbe un recupero miracoloso. La Groppellese, però, sorniona perde tempo giochicchiando nei pressi del proprio portiere, il tempo passa impietoso fino al triplice fischio finale che consegna ai biancoverdi, forse ancora storditi dai bagordi del derby, un’amara domenica. Che sa tanto di ennesima occasione sprecata.

Beto

2 commenti:

F.C. Cascina Rossa ha detto...

Spettacolo, adesso ti tocca scriverne uno ogni maledetta domenica...

Yazek ha detto...

Tanto mancano solo due partite :D