martedì 8 aprile 2008

Pagelle G.S.S.C.b - Albignano A

PESSIMA LA PRIMA PARTITA CON LE MAGLIE ESTIVE
SACRO CUORE IN ROSSO…DALLA VERGOGNA!
Partita senza testa, senza cuore e senza gambe: presi 7 gol, tanti quanti i peccati capitali!




DIEGO: 5- Come i minuti che rimane in campo prima che delle vertigini e della nausea che lo costringono a chiedere il cambio, non prima di aver regalato il pareggio agli avversari. Lilly & il Nauseabondo.

NIK: 5- Mentalmente pronto a passare una giornata da compagnone in panchina, deve entrare in fretta e furia per rilevare il collega e subire quella sporca cinquina. Col quasi cognato confeziona due malintesi che portano ad un calcio d’angolo e ad un gol degli avversari. Stralunato.

DADA: 6 Baluardo difensivo che si toglie la soddisfazione di segnare un gran gol ahimè imitato in serata da Cassani del Palermo. Inspiegabilmente sostituito nella ripresa. Mobbing.

SPUD: 5 Anziché le scarpe coi tacchetti avrebbe bisogno delle care vecchie Buffalo per marcare decentemente lo spilungone avversario. Sacrificato nel ruolo di centrale, è come un tappo di sughero nel collo della bottiglia prima di venir liberato. Capodanno.

DEPE: 5- Ogni tanto le giornate no càpitano anche al jolly tuttofare, che dopo un gran gol iniziale, nello si schiera nel ruolo Giamburrasca combinandone una più di Bertoldo. Domanda il cambio per esaurimento osssiengo ma la sua richiesta di aiuto viene bellamente ignorata. Asfissiato.

ZIANO: 5- Schierato a centrocampo come conseguenza della scelta di giocare con la difesa a due, boccheggia anzitempo e ai suoi piedi non arriva l’aria necessaria che permetta loro di esprimersi e incantare come saprebbero fare. Prosciugato

GABRY: 6 Le cronache non narrano di sue epiche gesta nei minuti che il mister gli mette a disposizione, ma dimostra grinta, generosità e la freschezza, quest’ultima scomparsa nel resto dei compagni a causa della calura. Refrigerante.

IPPO: 5.5 Ha il merito di non mollare fino alla fine, sale in cattedra solo carismaticamente e non tatticamente… voce di uno che grida nel deserto.. Detronizzato.

RUGGIA: 5.5 Ispirato e folleggiante, ha il demerito di non trasformare in oro la minima percentuale dei palloni che lavora abilmente. Ubriaca gli avversari, ma alza troppo il gomito e si smarrisce in occasione del secondo gol, quando marca la punta avversaria con allegra indifferenza. Incompiuto.

ALE: 6 Sicuramente non terrorizza gli avversari con la sua velocità, ma roccioso e ostinato riesce a guadagnarsi un rigore, poi trasformato con freddezza, e a impensierire sempre i suoi marcatori. Minaccia

BETO: 5 Il mister lo manda in campo come punta, ruolo a cui non è abituato e infatti si eclissa a metacampo sparendo inghiottito dal Nulla che divora la squadra come fosse il regno di Fantasia nel romanzo di Michael Ende. Dissolto.

Mr. DONA: 4.5 Probabilmente scosso dalla mostruosa creatura che aleggia nello spogliatoio appare appannato in alcune scelte, tardando le sostituzioni nonostante la squadra boccheggiasse come un pesciolino rosso sul pavimento, o lasciando in campo gente in debito di ossigeno cambiando chi invece pareva stare bene, facendo rumoreggiare i tifosi sotto il pergolato. Enigmatico.

COLO: 8. Sinistramente veggente prevede dalla tribuna la debacle osservando il riscaldamento dei compagni di squadra e sentenziando l’imminente catastrofe. Zio?

Arbitro: sig. HAGI (Maratona dei Carpazi?): 6 la sua coscienza è forse meno candida della bianca divisa che indossa? Se così fosse si monda dai peccati convalidando un gol di mano della punta albignanese che approfitta oltremodo del pasticcio tra Depe e Nicola. Purgatorio.

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